Il weekend del 12 e 13 ottobre ha visto l’Associazione Melagrana impegnata in un due appuntamenti, contemporanei e ben distinti. Tra Napoli e Caserta per promuovere i libri e l’impegno sociale antifascista.
Due giorni impegnativi quelli che hanno visto gli operatori di Melagrana, attivi nella gestione di due eventi in contemporanea. Uno dei due eventi ha coinvolto in primo luogo la casa editrice Edizioni Melagrana, nel bel mezzo del Centro Storico di Napoli. Nella suggestiva location del Teatro Instabile di Napoli (TIN) si presentava il libro “Fango. Gli Squallor a tutto tondo” di Ciro Castaldo. La presentazione si è inserita in una due giorni interamente dedicata alla storica band satirica e la casa editrice è stata presente sia al vernissage di sabato 12, che alla presentazione vera e propria, di domenica mattina. Contemporaneamente, a Caserta si è svolta la Festa Provinciale dell’ANPI di Caserta. Nella cornice di Villa Giaquinto, un parco cittadino recuperato, rigenerato e messo a nuovo da un comitato spontaneo di cittadini, il Comitato Provinciale dell’ANPI ha organizzato un weekend ricco di eventi, tra libri, teatro e musica.
“Fango. Gli Squallor a tutto tondo”: a Napoli con la mostra e il libro
Un weekend dedicato agli Squallor, il gruppo irriverente composto da artisti del calibro di Giancarlo Bigazzi, Daniele Pace, Alfredo Cerruti e Totò Savio che tra gli anni ’70 e ’90 hanno dominato il mercato musicale italiano. Il 12 ottobre è stata aperta ufficialmente la mostra di sculture e illustrazioni di Salvatore Scuotto alias Morale-s e Nicoletta Itto. L’evento ha ricevuto non solo l’approvazione di tutti gli addetti ai lavori, ma anche il patrocinio del Comune di Napoli. Questo va a coronare l’impegno di eredi e appassionati che stanno lavorando alacremente per far comprendere che oltre all’aspetto demenziale, alla “malaparola” dei loro testi, c’è anche una qualità tecnica, artistica e culturale da non sottovalutare.
Oltre alla mostra è andata in scena una performance artistica diretta da Gianni Sallusto e, in un Teatro Instabile talmente pieno da rendere necessario un bis, ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico. Alla mostra, che sarà aperta fino al 24 ottobre, era presente anche Ciro Castaldo, autore del libro “Fango. Gli Squallor a tutto tondo”, titolo che dà il nome anche alla stessa mostra. Anche Edizioni Melagrana era presente con le copie del libro, che raccoglie testimonianze, curiosità, aneddoti sulla vita degli Squallor, oltre che una galleria fotografica dettagliata della mostra.
Domenica 13, in mattinata c’è stata la presentazione vera e propria del libro. Oltre all’autore Ciro Castaldo e il moderatore Antonio Porcelli, c’erano Giovanni Bigazzi, Attilio Pace, Mimmo Cavallo, Lorenzo Procacci Leone, Gianni Sallusto e Carla Rinaldi. Con la presentazione sono stati sviscerati tutti gli elementi cardine del libro ma non solo: si è parlato ancora dell’importanza degli Squallor, di come questo gruppo, oltre a fare musica abbia creato una vera e propria spaccatura all’interno della società italiana, perbenista davanti, ma piena di piccoli segreti sotto al tappeto. Si è parlato del documentario sugli Squallor, un documento rarissimo e introvabile, diventato oggetto di culto per gli appassionati. Ma gli elementi centrali della discussione, i veri elementi centrali, sono stati gli aneddoti, i retroscena, gli aspetti subculturali; una presentazione quindi che è stata “alleggerita” dal clima allegro e allo stesso tempo nostalgico che la rievocazione infonde.
In tale scenario, il libro “Fango”, si inserisce a pieno titolo in quella che è l’iconografia degli Squallor e potrebbe divenire, un oggetto di culto da possedere assolutamente.
Melagrana a Caserta: Festa Provinciale dell’ANPI
Sabato 12 e domenica 13 ottobre sono stati anche i giorni della Festa Provinciale dell’ANPI, giunta alla seconda edizione. Questa volta è stata organizzata a Villa Giaquinto, un bene che fine ad 8 anni fa era abbandonato al degrado urbano e adibito allo spaccio, ma che ora, grazie all’impegno del Comitato omonimo è un bene restituito alla cittadinanza, ricco di giostre e giochi per bambini, ma anche di tanto verde curato e orti sociali. Presenti le sezioni provinciali dell’ANPI casertana, associazioni e case editrici.
La giornata del 12 è stata quella inaugurale: apertura dei battenti nel pomeriggio, con i saluti istituzionali e la presentazione del libro “La Costituzione spiegata ai giovani fascisti” di Rosario Esposito la Rossa ed un talk intitolato “La lunga strada dell’ANPI: dalla lotta partigiana alle nuove sfide”, che ha visto interloquire Vincenzo Calò della segreteria nazionale dell’ANPI e responsabile per le ANPI del Sud, Gianni Cerchia, professore ordinario di storia contemporanea presso l’Università degli Studi del Molise, Sonia Oliviero, segretaria generale CGIL Caserta e Pietro Pettrone, segretario UIL di Caserta.
Successivamente è stato dato ampio spazio alla musica, con il reggae fusion di Valerio Jovine e Nicola Caso, che hanno fatto ballare, saltare e divertire tutta Villa Giaquinto.
Domenica 13, le attività si sono aperte con un momento molto sentito dalle sezioni ANPI casertane: un talk con Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’ANPI che ha parlato dei tanti temi che attendono i partigiani di ieri e di oggi: autonomia differenziata, pace, antifascismo, libertà di espressione. Poi c’è stato un dibattito sull’autonomia differenziata che ha visto discutere rappresentanti del Comitato Villa Giaquinto, di Melagrana e di Libera. Il pre-serata si è aperto con una proiezione organizzata dal Rain Arcigay di Caserta, del mediometraggio “Siamo qui”. Poi è stata la volta del teatro, con lo spettacolo “Figlie di Resistenza“, a cura di ZhoeSte ed in chiusura ci sono stati i Forse/Nati gruppo acoustic rock.
In generale, la Festa Provinciale dell’ANPI sembra aver avuto una buona riuscita, in termini di partecipazione e non solo. Eventi del genere servono anche come momento di confronto per mettere sul tavolo i temi che animano il dibattito nelle sezioni e capire come affrontare tali sfide. Il tutto poi, se si configura nell’ambito di un bene recuperato e messo a disposizione della cittadinanza ha un sapore in più, quello della riappropriazione dei beni pubblici, in una realtà in cui, gli spazi di socialità sembrano essere relegati sempre più al mero consumo.