Ci sono battaglie, battaglie politiche vere, che non possiamo schivare, che bisogna fare per forza. E che, in aggiunta, bisogna fare con grande, grandissima determinazione.
Al di là della inadeguatezza e della estrema debolezza che ci caratterizzano oggi, noi – proprio noi che speriamo in un mondo più giusto, più equo, più solidale – siamo chiamati a vincere un durissimo braccio di ferro contro l’insieme dei poteri e delle istituzioni dominanti. In una parola: dobbiamo riuscire ad impedire la liquidazione di quella straordinaria esperienza di accoglienza e integrazione dei migranti che è stato, ed è, il Centro Sociale ex Canapificio di Caserta.
Vogliono cancellarlo. Vogliono che un fondamentale punto di riferimento antirazzista e di promozione delle vertenze sociali (non solo sulla condizione migrante, ma anche sul lavoro, sul reddito e sui diritti sociali per tutti e tutte) scompaia dal panorama italiano.

SABATO 16 marzo, alle 14 ci sarà la prima manifestazione di risposta. Due le parole d’ordine: #SIAMOTUTTICENTROSOCIALEEXCANAPIFICIO e #CANAPIFICIORIAPERTOSUBITO.

Siamo chiamati di fatto, ci piaccia o no, a una impegnativa prova di forza. E loro, quelli che seminano odio razziale e blaterano scompostamente di “invasione” e “pacchia”, saranno attentissimi a contarci in piazza: proprio per valutare se intensificare o meno l’Aggressione di Stato ai presidi di civiltà ancora attivi sui nostri territori.
Lo scontro sul Canapificio – per ciò che quella esperienza di volontariato ha significato, e significa, per decine di migliaia di migranti e per tutti coloro che rivendicano diritti – assume così un obiettivo valore emblematico.
Ed è perciò necessario essere in tantissimi già in questa prima mobilitazione a caldo.
Ciascuno venga come meglio crede, con le proprie bandiere o semplicemente coi propri convincimenti. Ma venga.

Ci vediamo tutti e tutte SABATO 16 marzo, alle ore 14 a Caserta.
Per dare vita a un grande, grandissimo Corteo, che partirà dal piazzale antistante la stazione FFSS.
GIÙ LE MANI DAL CANAPIFICIO!