Il valore della legalità che si esprime nel contrasto alle mafie è uno dei perni principali dell’attività di Libera, associazione antimafia, di cui è presidente Don Luigi Ciotti. Un valore che trova terreno fertile nell’attività dell‘Associazione Melagrana e della Cooperativa Sociale Koinè, che da anni portano avanti la costruzione di alternative al degrado e alla desertificazione culturale dei territori. Con queste premesse è stato facile, quasi consequenziale, organizzare l’incontro che ha avuto luogo il 7 ottobre negli spazi della Fattoria Sociale, a Dugenta. In quella data, Don Luigi Ciotti è venuto a conoscere gli spazi associativi e ad immergersi nel verde inclusivo che adorna le attività dell’Associazione.

L’incontro

Una giornata intensa ha atteso Don Luigi Ciotti nella Valle Telesina. Una visita a Sant’Agata de’ Goti, un convegno sulle tematiche della legalità e l’importanza della Memoria. Ma il motivo principale della visita di Don Ciotti nel beneventano è il 40° anniversario della morte di Angelo Maria Biscardi, Vicesindaco di Sant’Agata, ucciso per mano camorristica.

La visita alla Fattoria Sociale è stato un lungo intermezzo positivo, in cui, oltre ad immergersi nel verde della campagna, Don Ciotti, gli esponenti di Libera e dell’Associazione Melagrana al completo, hanno condiviso un momento conviviale con il pranzo del Ristorante Koinè Soul Food. La buona cucina, con gli ingredienti del territorio, ha favorito il clima d’intesa come solo un buon pasto può fare. Durante il pasto, Don Ciotti è stato omaggiato anche da un dipinto realizzato dallo street artist Fabio Della Ratta, dell’Associazione Agorà. Subito dopo, Roberto Malinconico, presidente di Melagrana, ha omaggiato Don Ciotti di una bag contenente dei gadget di Edizioni Melagrana: quadernini per gli appunti, segnalibri, la t-shirt di Melagrana “Pace, solidarietà e diritti”, e il libro “DARE, scritto proprio da Malinconico, sul senso del dare.

I temi

Prima di congedarsi da un pubblico composto da associati e utenti di Melagrana, della Fattoria Sociale, del Centro DiversAbile e di Tetto Rosso, c’è stata la possibilità di porre alcune domande a Don Luigi Ciotti sui temi cardine dell’incontro. Si è discusso della trasmissione del messaggio ai giovani. Come trasmettere i temi della legalità alle nuove generazioni? Come coinvolgere i giovani nel contrasto alle mafie? Per Don Ciotti appare chiaro che tale processo passi sicuramente dalla scuola, dalle istituzioni e dall’associazionismo, ma anche e soprattuto da una cosa fondamentale: la concretezza.

L’altro tema è stato l’associazionismo, fondamentale per il sacerdote, secondo il quale, è proprio la natura insita nelle associazioni ad essere centrale. “Associazione” vuol dire associarsi, stare insieme, condividere. Ed è proprio da questo che nascono le lotte comuni. Un altro aspetto trattato è stato quello della Memoria come strumento nella lotta alle mafie. Molto significativo l’intervento di Don Ciotti su questo: “la Memoria cammina tra noi. Le famiglie delle vittime di mafia vivono la quotidianità vivono gli spazi, i luoghi; la Memoria è parte integrante della nostra società. E deve essere preservata”.