Martedì 13 novembre 2018, ore 18.00, al Centro Melagrana di San Felice a Cancello (Ce), presentiamo il libro “Mimì Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace” di Tiziana Barillà, edito da Fandango.

Dopo l’arresto del sindaco di Riace, dove il modello di integrazione è stato riconosciuto in tutto il mondo, dopo la circolare del ministro Salvini che intende spostare tutti i migranti residenti nel paese calabro, crediamo che dobbiamo indignarci, vergognarci per la condotta di questo governo, ma poi bisogna reagire e alzare l’attenzione contro queste vicende pericolose. Lo faremo parlandone con Tiziana Barillà che conosce bene Mimmo Lucano e il modello Riace, lo faremo con altri ospiti che interverranno.

Mimì Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace.

Primavera 2016, la prestigiosa rivista americana Fortune, come di consueto, pubblica la lista dei 50 World Greatest Leaders, gli uomini e le donne più influenti al mondo. Insieme a Papa Bergoglio, Angela Merkel, Aung San Suu Kyi, Obama e Bono Vox, al quarantesimo posto, c’è lui, Mimmo Lucano. Il sindaco di un piccolissimo comune calabrese, Riace. È l’unico italiano nella lista. Gli Stati Uniti ci costringono a una sveglia improvvisa. All’estremo sud d’Italia, ai piedi dell’Aspromonte, in piena Locride, c’è il sindaco migliore del mondo. Lui la chiama “l’utopia della normalità”. Iniziata nel 1998 con il primo sbarco di curdi a Riace, da quando è sindaco, il suo comune ha ospitato più di 6.000 immigrati che hanno ripopolato la sua piccola cittadina. Un quarto dei suoi concittadini non sono nati in Calabria: arrivano dall’Afghanistan, dal Senegal, dal Mali, hanno rischiato la vita attraversando il Mediterraneo e a Riace hanno trovato una casa. C’è chi fa da traduttore, chi si prende cura delle piante del centro storico, chi fa la raccolta differenziata con un carretto trainato da un asino e chi si prende cura della pulizia della spiaggia di Riace marina. Un modello, quello di Riace, che è stato esportato in altri comuni della Locride e che in un momento storico dove si alzano muri e si ripristinano frontiere, sembra non solo essere una speranza di un futuro migliore, ma una reale alternativa economica. Attraverso incontri, viaggi e la condivisione di un’appartenenza territoriale e ideologica, Tiziana Barillà ci consegna un ritratto approfondito ed esclusivo con il sindaco migliore del mondo, un uomo schivo, che non ama le luci della ribalta ma che si racconta liberamente in questo libro.